Terme Vigliatore: città delle terme e dei vivai

Incantevole borgo fiorito, Terme Vigliatore sorge lungo il corso del torrente Termini/Patrì e ha origini antichissime e leggendarie, ma nonostante ciò la sua vita da comune autonomo inizia soltanto nel 1966. Si dice che il torrente fosse ricco di minerali e avesse delle proprietà rinvigorenti e terapeutiche, tanto da essere stato definito “Fonte di Venere” e ancora oggi le Terme cittadine sono alimentate dalle sue acque. È presente sul territorio anche un’altra fonte, la Fonte Ciappazzi, da cui si produce acqua minerale molto nota.

La cittadina ha acquisito meritatamente il titolo di “Città dei Vivai”, data la presenza sul territorio di numerose e importanti aziende florovivaistiche che permettono di abbellire con vasi fioriti e spazi verdi e naturali le strade e le piazze della città; inoltre, oggi il comune fa parte del circuito dei Comuni Fioriti dato che nel 2015 ha vinto il premio di “Regina dei Fiori”, ed è stata la prima cittadina del sud a ottenere questo importante riconoscimento.

La Villa Romana di San Biagio è l’attrazione principale della località, oltre che essere un chiaro richiamo al nome stesso del borgo. È stata riportata alla luce durante gli anni ‘50 ed è l’unico esempio del lusso romano del periodo dell’Alto Impero rimasto in Sicilia, ed è per questo ritenuta di grande interesse storico e culturale. La Villa ha vissuto tre periodi fondamentali della storia romana: il periodo tardo repubblicano, il periodo augusteo, il periodo traianeo-adrianeo. L’edificio ha una pianta quadrata, una pavimentazione a mosaico ed è circondato da un cortile interno, con un portico di otto colonne per lato; il locale all’interno svolgeva un servizio termale, dato che i locali erano riscaldati per flussi d’aria calda o vapore, e le stanze sono divise, com’era tipico in epoca romana, tra frigidarium, tepidarium e calidarium.